venerdì 15 marzo 2013

In ricordo di Pierre Drieu La Rochelle.

15 Marzo 1945 – In ricordo di Pierre Drieu La Rochelle


La Rochelle 4
 
Nacque a Parigi il 3 gennaio del 1893 da una famiglia normanna della piccola borghesia con i dee nazionaliste, ma caratterizzata da continui problemi coniugali ed economici. Ad appena otto anni, La Rochelle Pierre Drieu, entrò nel collegio di Sainte Marie de Monceau, diretto dai padri maristi. Furono anni difficili, senza amici e ignorato da tutti. Così si dedicò alla lettura di alcuni autori che poi furono i maestri di tutta la vita, in particolare Maurice Barrés e Friedrich Nietzsche. Sempre a Sainte Marie sognava di fare il soldato e di andare un giorno nel Sudan al Comando di una guarnigione. All’età di quindici anni, La Rochelle Pierre Drieu, visitò per la prima volta l’Inghilterra diventando poi la sua seconda patria. Nel 1910 entrò alla “École Libre des Sciences Politiques” iscrivendosi ai corsi di diritto e contemporaneamente alla Sorbona per diplomarsi nella lingua inglese. I suoi interessi furono rivolti alla storia e all’economia politica. Arthur Schopenhauer diventò uno dei suoi filosofi prediletti. In quel periodo, ebbe la prima esperienza sessuale con una prostituta, che descriverà in seguito in una sua opera, e strinse amicizia con Raymond Lefebvre e Vaillant – Couturier, i futuri capi del comunismo. Iniziò a studiare i movimenti politici dell’epoca, definendoli sette ma trovando qualcosa di attraente e ripugnante allo stesso momento. Nel 1913 scoprì l’amore. Si innamorò di Colette Jéramec ma subito dopo conobbe l’insuccesso. All’esame finale fu respinto e sentendo preclusa la carriera diplomatica che sognava di intraprendere, pensò per la prima volta al suicidio, tentazione costante durante la sua vita. Nel 1914 La Rochelle Pierre Drieu fu chiamato alle armi ed assegnato al quinto reggimento di fanteria di stanza a Parigi. Frequentò, tra una marcia ed una esercitazione, le lezioni di Henri – Louis Bergson e assistendo alle rappresentazioni dei Balletti Russi. Durante una licenza visitò la Germania ma allo scoppio della Prima Guerra Mondiale partì per il fronte e il 23 agosto del 1914 fu ferito a Charleroi da una granata. Durante la convalescenza scrisse le sue prime poesie che furono raccolte e pubblicate, da Gallimard, nel 1917 in un volume intitolato “Interrogazioni”. Fu ferito altre due volte, il 29 ottobre dello stesso anno e il 25 febbraio del 1916. Nell’ottobre dell’anno successivo si sposò con Colette Jéramec e iniziò a collaborare con “Nouvelle Revue Française” frequentando così nuovi amici, in particolare Aldous Huxley e Ortega y Gasset. Si recò in Africa aderendo ad alcune manifestazioni dadaiste. Nel 1921 incontrò ad Algeri Emma Besnard e insieme vistarono il Tirolo. Subito dopo stese il suo primo saggio di analisi politica “Misurazioni di Francia”. L’anno seguente divorziò da Colette. Il titolo, squisitamente cartesiano di “Mesure de la France” lo fece conoscere al pubblico di destra e di sinistra a causa delle sue tesi rivolte ad una soluzione “europea” e politica della Francia. Nel 1924, pubblicò la sua prima raccolta di racconti, “Denuncia contro ignoti”, frequentando il gruppo dei surrealisti diventando amico di Louis Aragon. e di Jacques Rigaut. Nel 1927 pubblicò ben due libri, “Seguo le idee” e “Il giovane europeo” cui farà seguito “Ginevra o Mosca” e “Bleche”. Nell’ottobre del 1927 si sposò una seconda volta. Si recò in Grecia e al ritorno in patria iniziò la prima stesura di “Una donna ha la sua finestra”. Nel 1929, in seguito al suicidio di Rigaut scrisse “Addio a Gonzague” e “Il Filo” diventando un best seller e nei primi anni sessanta conoscerà un secondo successo grazie alla magistrale trasposizione cinematografica operata da Louis Malle e alla interpretazione di Ronet. Nel 1931 rifiutò la Legion d’onore, cui era stato proposto da Maurice Martin du Gard e pubblicò un secondo saggio politico in cui definisce più nitidamente il suo pensiero europeista, “L’Europa contro la Patria”. L’anno seguente visitò l’Argentina, svolgendo una serie di conferenze in cui fu di volta in volta definito, a seconda dei casi, fascista o comunista, e insieme all’archeologo Mettraux si spinge fino alla Bolivia. Nell’ottobre di quell’anno si recò nuovamente in Germania trovando il paese molto cambiato da quando lo aveva visitato la prima volta, e assistette all’ascesa del movimento hitleriano. Il 1934 fu per La Rochelle Pierre Drieu un anno decisivo. A gennaio visitò nuovamente la Germania, collaborando alla “Lutte des Jeunes” di Bertrand Jouvenel, e cominciò a scrivere “Sogno Borghesia”. Pubblicò alcuni articoli comparsi su “Lutte di Jouvenel” in un libro “Socialismo Fasciste” , nel quale si dichiarò , senza mezzi termini, fascista e socialista europeo. Nel 1935 incontrò quella che fu la donna della sua vita. Christiane Renault, moglie del proprietario della omonima fabbrica di automobili, fu immortalata nel romanzo breve “Bèloukia” . Negli anni trenta La Rochelle Pierre Drieu aderì al Partito Popolare Francese di Jacques Doriot diventando, fino alla rottura nel 1939, editorialista della pubblicazione del movimento “L’emancipazione nazionale”. Divenne uno dei più importanti interpreti, in ambito letterario, del “Socialismo Fascista”, caro a molti intellettuali di destra e ben descritto nel saggio “Fascismo immenso e rosso” dello scomparso giornalista Giano Accame. Durante la Francia di Vichy diventò Direttore della “Nouvelle Revue française” schierandosi a favore di una politica di collaborazione con la Germania. A partire dal 1943, disilluso, rivolse il suo impegno allo studio delle religioni orientali. In seguito allo sbarco in Normandia e la liberazione di Parigi nel 1944, La Rochelle Pierre Drieu, rifiutò l’esilio a Sigmaringen e fu costretto a nascondersi. Aiutato da alcuni amici, tra cui André Malraux e l’ex moglie Colette Jéramec, ricercato dai Gaullisti, dopo due tentativi falliti dell’11 e del 12 agosto 1944, dopo quasi sette mesi di distanza, il 15 marzo del 1945 staccò il tubo del gas e ingerì una dose letale di fenobarbital. Nel 2012 il nome di La Rochelle Pierre Drieu entrò nella “Bibliothèque de la Pléiade”, una delle collane più prestigiose del mondo, con la raccolta di “Storie, racconti e novelle”.
 
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