giovedì 7 marzo 2013

"Andenken alla Ritter"

 

 
 

 
Venerdì 1 marzo 2013 si è tenuta presso la libreria Ritter di Milano la conferenza di presentazione dell’opera “ANDENKEN, Ricordo” di Giuseppe Vassalli. La serata ha voluto creare presupposti di dialogo e confronto fra i due livelli, i relatori ed il pubblico presente. Obbiettivo: ripartire dalla cultura attraverso il pensiero astratto che rianimi le coscienze in un quadro storico e sociale melmoso. Al fianco del veterano Giuseppe Vassalli (29^ Div. Grenadier Waffen SS italiana) hanno moderato l’avvocato Silvio Bonazza, Maurizio Rossi, curatore di alcune collane sul Nazionalsocialismo della Thule editrice e la professoressa Aurora Paccani, ausiliaria del 3° Bersaglieri. La platea era composta da camerati provenienti da varie città italiane ed estere.  Un percorso di guerra ontologica che si contrappone alla politica per salvare le idee che hanno animato i nostri combattenti. Si è discusso, grazie ai preziosi interventi arrivati dalla sala, del sentimento che spinse il Nazionalsocialismo e il Fascismo a lottare per ridare all’Europa lo spazio che le spettava, al cui centro veniva posta la creazione di un uomo nuovo. Un’Europa che si contrapponesse al materialismo disumanizzante bifacciale : quello liberista di Inghilterra, Francia e Stati Uniti del post trattati di Versailles e Saint Germain e quello del bolscevismo capitalista asiatico. Il nucleo dell’essere fu il problema di trascendenza rispetto alla concretezza. Questo creava una struttura di ricerca che superava l’errore della metafisica e che riduceva l’essere a una entità omologata agli altri. Si è esaltato il discorso al rettorato tenuto all’Università di Friburgo Heidegger il 1 maggio 1933, come una vera rivoluzione del sapere. L’università tornava nelle mani del popolo. Un legame premonitore con la serata… A proposito dell’altro grande propulsore ante litteram della Rivoluzione socialista europea, Hegel, è stato chiesto a Vassalli cosa intendesse quando nel libro afferma di essere hegeliano di sinistra”. Vassalli ha risposto con dei numeri: agli albori della nuova civiltà gli iscritti al sindacato fascista erano 4 milioni, contrapposti ai 2 milioni della Cgil e al milione di quello cattolico.  Vassalli dunque proviene ideologicamente dal Fascismo immenso e rosso”. Si è fatto cenno al Fascismo del terzo millennio, l’attualizzazione del pensiero di Platone dei giorni nostri e di domani. Commovente l’intervento dell’avv. Silvio Bonazza che ha sottolineato la capacità del testo di trasmettere umanità, dimostrata da Vassalli nel mettersi al pari del partigiano comunista, combattente sconfitto, durante l’interrogatorio. Umanità religiosa di altissimo valore spirituale. Umanità della quale non sono mai stati porgitori i vincitori verso i vinti nel contesto del secondo conflitto mondiale. Toccante infine l’intervento della professoressa Paccani, che citando l’episodio dell’incontro con la bella Alexa dopo lo struggente concerto della IV di Bruckner diretta da Furtwängler a Vienna, che Vassalli vive come una messa da requiem alla guerra ormai perduta,  ha scosso i sentimenti dell’autore il quale ha mostrato una delle sue caratteristiche nascoste: la profonda sensibilità. La serata è una delle prime di una serie di cui si farà promotrice l’Associazione Combattenti 29ª Divisione Granatieri Waffen SS.
 


 

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