mercoledì 24 aprile 2013

Camerata Teodoro Buontempo: Presente!

Unanime cordoglio per la scomparsa di Teodoro Buontempo, storico esponente della destra italiana, per anni consigliere comunale, parlamentare e dirigente della Giovane Italia, del Fronte della Gioventù, del Movimento Sociale Italiano, di Alleanza Nazionale e de La Destra di Francesco Storace. Oggi, tutta la comunità della destra sociale, anche se politicamente divisa, piange, unita e commossa, il mitico Camerata Teo, militante coerente e coraggioso, come un leone, anche se era soprannominato “Er Pecora” (per la sua capigliatura e le sue orgogliose origini abruzzesi).
Quando veniva a Milano, eravamo io, Romano Favoino, Ciube ed il Teto, ad andarlo a prendere all’aeroporto di Linate, e ad accompagnarlo, per tutta la Lombardia, a dibattiti televisivi, convegni politici e cene cameratesche (anche da Oscar, a Porta Venezia). Qualche volta ho avuto il piacere di ospitarlo a casa mia, anche a dormire.  Veramente tanti sono i bei ricordi e gli aneddoti che, in questo triste giorno, mi tornano in mente: una epica campagna elettorale per il comune di Roma (in giro per le borgate con il principe Lilio Sforza Ruspoli, candidato sindaco missino), una movimentata manifestazione milanese alle Stelline di Corso Magenta (insieme a Giorgio Pisanò), un pellegrinaggio a Predappio insieme al senatore Cesare Biglia ed agli ex combattenti della RSI, una goliardica trasferta nel Monferrato (tra incontri politici e degustazione di grappe, delle quali era un vero intenditore), l’ultimo congresso nazionale del MSI ed il primo di AN, il suo ufficio romano con vista sull’Altare della Patria, l’esperimento del movimento Fronte degli Italiani, del quale sono stato rappresentante a Milano.
Che personaggio straordinario, di grandissima umanità e generosità, sempre in prima fila quando c’era da combattere una giusta battaglia. Per qualche tempo non ci siamo più sentiti, poi ci siamo rivisti con la nascita de La Destra, del quale era promotore e presidente, e nelle cui liste mi sono candidato, per ben due volte, come indipendente alla camera dei deputati. Sperava sempre nella unità dell’area, non parlava mai male di nessuno, anzi, aveva sempre una parola buona per tutti, cercava sempre di guardare il lato positivo delle cose. Negli ultimi giorni della sua vita terrena, gli siamo rimasti vicino nella preghiera ed ora che è andato oltre, siamo sicuri che continuerà a marciare spiritualmente al nostro fianco, a difendere ed a consigliare i suoi camerati, la sua comunità che oggi vorrebbe vedere, finalmente, riunirsi in un nuovo e grande fronte nazionale e popolare. Ciao Teodoro, grazie di tutto, veglia su di noi!
Roberto Jonghi Lavarini
 






 

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