giovedì 28 febbraio 2013

Cameratismo e goliardia.



I Camerati non dimenticano, hanno una memoria formidabile, come gli elefanti. Non solo, i Camerati hanno il massimo rispetto per gli avversari leali ma disprezzano profondamente gli infami ed i traditori. Per questo, con spirito assolutamente goliardico, ieri sera, in Piazza San Babila (luogo simbolo della destra milanese anni '70) hanno voluto platealmente brindare (rigorosamente con vino nero Sangiovese di Predappio), all sconfitta politica e morale di Gianfranco Fini, escluso dalla camera dei deputati, della quale era presidente. Fra il centinaio di militanti, uomini e donne, di varia età, estrazione e sigla politica di appartenenza, erano presenti volti noti come: Antonio Bastone, Attilio Carelli, Giuseppe Catena, Franco Ferrero, Gianluigi Giussani, Roberto Jonghi Lavarini, Carletto Lasi, Franz Lauri, Gabriele Leccisi, Battista Occhionero, Oscar Rebughi, Pierangelo Pavesi, Nicola Sensale, Ciccio Sciscio, Sergio Spinelli, Diego e Mauro Zoia, Edoardo e Simone, i camerati "Bomber" e "Tonnellata".






Nessun commento:

Posta un commento