Lungimirante ed attualissimo discorso mussoliniano del 1934:
“La crisi è penetrata così fortemente nel sistema che è diventata una
crisi del sistema. Non è più un trauma, è una malattia costituzionale. Oggi
possiamo affermare che il capitalismo finanziario è superato e con esso la
teoria del liberalismo economico che l’ha illustrato e apologizzato. Giunto a
questa fase il supercapitalismo trae la sua ispirazione e la sua giustificazione
dalla utopia dei consumi illimitati. L’ideale del supercapitalismo sarebbe la
standardizzazione del genere umano dalla culla alla bara.”
“Questa è la crisi del sistema capitalistico preso nel suo significato
universale. Ma per noi vi è una crisi specifica che ci riguarda particolarmente
nella nostra qualità di Italiani e di Europei. C’è una crisi europea,
tipicamente europea. L’Europa non è più il continente che dirige la Civiltà
umana. C’è stato un tempo in cui l’Europa dominava politicamente,
spiritualmente ed economicamente il mondo. L’Europa può ancora tentare di
riprendere il timone della Civiltà Universale, se trova un “minimun” di unità
politica. Ma questa intesa politica dell’Europa non può avvenire se prima non
si sono riparate delle grandi ingiustizie”
“La forza politica crea la ricchezza, e la ricchezza ingagliardisce a
sua volta l’azione politica. Il nostro obbiettivo è il benessere del popolo
italiano. Una rivoluzione per essere grande, per dare una impronta profonda
nella vita di un popolo e nella storia, deve essere sociale“
Benito Mussolini, Duce del Fascismo
(14 novembre 1934, discorso sullo
Stato Corporativo)
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