La seconda visita milanese di Donna Martina Mussolini (figlia
di Guido, nipote del Comandante Vittorio, bisnipote del Duce Benito, V Capo dell’Ordine
dell’Aquila Romana) è iniziata con un pranzo presso l’Osteria Angelino, in Via
Fabio Filzi, dove, accompagnata dal “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini, dal
conte Alessandro Romei Longhena e dal prof. Andrea Malerba, ha informalmente
incontrato alcuni giornalisti, presentando loro il suo nuovo libro “Fascismo:
stato sociale o dittatura?” (realizzato insieme agli studiosi Andrea Piazzesi
ed Edoardo Fantini, per le prestigiose Edizioni Cantagalli di Siena). Il libro
è una preziosa e documentata ricerca storica sulla Carta del Lavoro, le riforme
sociali e le opere urbanistiche del regime fascista. Successivamente Martina
Mussolini ha salutato alcuni noti esponenti politici lombardi, come la consigliera
Roberta Capotosti del movimento Sovranità ed Emanuele Villantieri di Forza
Italia (attualmente, uno dei più ascoltati consiglieri del presidente Silvio
Berlusconi), si è amichevolmente intrattenuta con un gruppo di militanti di
Casa Pound, ed ha incontrato due ex dirigenti di Alleanza Nazionale, alcuni
imprenditori e commercianti della zona, e due rappresentanti delle Forze dell’Ordine
e dei Vigilantes che operano nella difficile situazione della Stazione Centrale
di Milano. Nel pomeriggio, ha poi ha avuto una serie di importanti, quanto
riservati, incontri con altri ed alti esponenti del mondo della cultura, della
imprenditoria e delle locali istituzioni civili, militari e religiose.
Oltre ai sopracitati sono intervenuti, portando il loro saluto: Marco Battarra della Libreria Ritter (risorta dalla ceneri come la Fenice), Attilio Carelli (segretario nazionale della Fiamma Tricolore), il prof. Fabrizio De Marinis (giornalista, intellettuale dannunziano), Giulio Livoni (presidente della Mutua Sociale Ambrosiana), Mario Mazzocchi Palmieri (vice presidente sia del movimento politico Destra per Milano che della associazione culturale Grande Milano), il paracadutista comandante Mauro Melchionda e Valerio Zinetti (autore del libro su Ezio Maria Gray: Un italiano fedele alla Patria). Presenti anche una folta delegazione del movimento Lealtà e Azione (con Luca Cassani, ultimo segretario del Fronte della Gioventù di Via Mancini e carismatico promotore del coordinamento Sergio Ramelli), la Comunità Militante di Rho (guidata dal mitico Rino “Banana” Demango), un nutrito gruppo di "fedelissimi" Paracadutisti, il dottor Giuseppe Costi, la contessa Elena Manzoni di Chiosca e Poggiolo, Stefano Maricelli, Pierangelo Pavesi (scrittore e ricercatore storico), un Maggiore delle nostre Forze Armate, due docenti universitari, diversi professionisti (medici, avvocati e promotori finanziari) e, naturalmente, un gruppo di perfettamente inquadrati Cavalieri dell’OAR (Ordine dell’Aquila Romana, patrimonio storico e sistema premiale della famiglia Mussolini, ora associazione culturale, legalmente riconosciuta a livello internazionale), guidati dal Cavaliere di Gran Croce Antonio Massoni.
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